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18/12/2023 by Oliveru
Coltivate da migliaia di anni, le lenticchie sono un alimento antichissimo ricco di proteine, fibre, vitamine del gruppo B e sali minerali tra cui il ferro e lo zinco. Inoltre, sono uno dei piatti tradizionali del Capodanno italiano e non solo.
Indice
Legumi poveri per il mondo moderno
Seme portafortuna
Varietà di lenticchie italiane
Le lenticchie sono una delle coltivazioni più antiche dell’uomo. Questi legumi, colorati e pregiati, ricchi di proteine e altri nutrienti sono molto versatili in cucina, in particolare in quella a base vegetale, e molto utilizzati nella cucina italiana. Per via della loro forma, che ricorda quella delle monete, è considerato buon auspicio mangiarle a Capodanno.
Le lenticchie sono i frutti della pianta Vicia lens, coltivata sin dall’antichità, appartenente alla famiglia delle Fabacee o Leguminose. I suoi frutti sono infatti dei legumi simili a baccelli appiattiti i cui semi, dalla caratteristica forma a lente bombata, ricchi di proteine e ferro, sono detti anch’essi lenticchie. Il nome comune della pianta di lenticchia deriva dal latino lens, che significa appunto ‘’lente’’. Lenticchie è anche il nome popolare delle lentiggini e delle efelidi e in botanica indica le lenticchie d’acqua, la pianta acquatica galleggiante dalle piccolissime foglie ovali diffusa nei fossi acquitrinosi e nei canali, soprattutto della Pianura Padana. ‘’Per un piatto di lenticchie’’ – si dice – si fanno scambi avventati. In un racconto della Bibbia, Esaù torna dai campi talmente affamato che, per un piatto di lenticchie cede il suo diritto alla primogenitura al fratello Giacobbe. Il senso figurato dell’espressione usata nel linguaggio comune si riferisce a questo fatto biblico.
La pianta di lenticchia è nativa del Medio Oriente e dell’Asia centrale ed è coltivata da migliaia di anni. I primi resti sono stati ritrovati in Grecia, nella grotta di Franchethi, e risalgono all’11.000 a.C. nell’antica Grecia, questi legumi erano considerati cibo per poveri e si usavano per fare zuppe e pane. Nell’Europa medievale compaiono in qualche ricetta del periodo.
Oggi, le lenticchie riscuotono grande popolarità e successo nel mondo occidentale. Per il loro alto contenuto di proteine, sono valide sostitute della carne e sono diventate parte essenziale dell’alimentazione plant based: dalle zuppe, ai primi piatti e le insalate fino ai gustosissimi burger vegetali gourmet. Inoltre, le lenticchie sono l’ingrediente base di piatti tipici delle diverse regioni italiane, come per esempio la zuppa di lenticchie alla toscana o il risotto con le lenticchie alla piemontese.
Le lenticchie sono molto utilizzate nella cucina italiana soprattutto durante le festività natalizie. Immancabili in ogni cenone, vengono servite in prima serata o dopo il brindisi, passata la mezzanotte, poiché si crede che i piccoli semi portino fortuna e ricchezza per l’anno nuovo.
Si pensa che la tradizione di mangiare le lenticchie la sera di san Silvestro abbia origini pagane che risalgono all’antica Roma, quando le lenticchie erano considerate simbolo di prosperità e abbondanza. Si credeva, infatti, che la loro forma a moneta portasse fortuna e ricchezza. La consuetudine di mangiare le lenticchie per celebrare l’ultimo dell’anno e il Capodanno è una pratica comune molto diffusa in Italia e rappresenta un momento di convivialità e tradizione tra i commensali. Inoltre, le lenticchie sono economiche e facilmente reperibili in Italia, quindi sono diventate al contempo il simbolo della modestia e della prosperità.
In Italia esistono diverse varietà di lenticchie, di colori, forma, sapore e proprietà culinarie diverse. Sono tutte lenticchie di alta qualità, alcune certificate con marchio DOP o IGP, coltivate in zone specifiche d’Italia, dove le particolari condizioni climatiche, geologiche e agricole permettono di ottenere prodotti di pregio.
Ecco l’elenco delle varietà più comuni di lenticchie coltivate in Italia:
In conclusione, le lenticchie coltivate in molte aree regionali del nostro Paese sono un patrimonio di biodiversità e qualità, dei saperi produttivi e dei territori da preservare.