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Avocado in Sicilia: la frutta esotica Made in Italy
08/05/2023 by Oliveru
Più di 10.000 anni fa in Messico e nell’America centrale si raccoglievano i frutti dell’albero di avocado selvatico. Da circa 70 anni questi frutti dalla polpa verde e burrosa si coltivano anche in Sicilia.
Indice
Dall’America alla Sicilia
L’habitat siciliano
Consigli utili
L’avocado è una pianta appartenente alla famiglia delle Lauracee, diffusa nelle regioni tropicali e sud tropicali. Cresceva della vasta zona geografica che va dalle montagne del Messico, attraversa il Guatemala e arriva fino alle coste dell’Oceano Pacifico dell’America centrale. Ma cos’ha in comune il nativo frutto americano con l’avocado del nostro Meridione?
Dall’America alla Sicilia
Il nome scientifico dell’albero di avocado è Persea americana. In lingua azteca la parola avocado, ahuacatl, indica il frutto e significa testicolo per via della sua forma simile a una grande pera. In lingua spagnola si dice aguacate. Per millenni gli avocado hanno arricchito la dieta dei nativi messicani. Nella grotta di Cloxcatlán, nella valle di Tehuacán, in Messico sono stati trovati dei noccioli di avocado risalenti all’8000 a.C. circa. Furono i colonizzatori spagnoli a esportarlo in Europa.
Oggi il Messico è il più importante produttore mondiale, ma ne esistono coltivazioni anche il Italia!
Gli avocado arrivarono in Sicilia circa 70 anni fa e da allora la sua commercializzazione si è diffusa su tutto il territorio nazionale e comunitario ed è definitivamente entrato nella nostra alimentazione.
L’habitat siciliano
Le principali varietà di avocado sono state introdotte in Sicilia intorno agli anni Cinquanta. L’adattamento da un clima tropicale a un clima mediterraneo ha permesso la diffusione di questa coltura in Italia, in particolare in Sicilia, la regione italiana più vocata per la coltivazione dei frutti americani. Gli avocado sono infatti coltivati dove l’inverno è caldo e asciutto e l’estate torrida. In Sicilia sono nate tantissime aziende che coltivano avocado e le coltivazioni si estendono dalle pendici dell’Etna al Mar Ionio.
Siamo abituati a trovare l’avocado al supermercato durante tutto l’anno insieme ad altra frutta esotica e a considerarlo un frutto non ecologico. Ma quand’è che l’avocado è di stagione? Ecco cosa sapere sulla sua stagionalità, i tempi di maturazione e raccolta: il frutto matura da maggio a fine febbraio, mentre viene raccolto da ottobre a fine gennaio. Da maturi, i frutti restano sull’albero, non cadono. Non bisogna raccoglierli troppo presto altrimenti non maturano più.
Per chi ama l’avocado e volesse contribuire a ridurre le emissioni c’è l’opportunità di sceglierlo Made in Italy. Anzi, Made in Sicily.
Consigli utili
Ora passiamo alle domande più gettonate sul web sugli avocado:
- Come gustarlo: l’avocado va servito e consumato sempre crudo perché la cottura lo rende amaro. Con la sua polpa delicata, burrosa e il suo sapore delizioso è possibile gustarlo in molti modi diversi per arricchire una preparazione, sia essa una salsa, una crema spalmabile o un dessert. È infatti un ingrediente sia dolce che salato. È famoso per essere l’ingrediente base della salsa guacamole, se schiacciato con una forchetta, ma può diventare un cremosissimo hummus, può essere spalmato sui panini o affettato e aggiunto all’insalata.
- Quali varietà: esistono tantissime tipologie di avocado e ognuna ha caratteristiche e un sapore leggermente diverso dalle altre. Proprio come le mele, le pere o altra frutta. La più venduta in Italia è la varietà Hass, di colore verde scuro, è la più piccola e soda e anche la più saporita e per questo la più adatta per il guacamole. A maturazione raggiunta diventano neri, mentre quelli di altre tipologie come la Fuerte rimangono verde scuro. L’avocado della Florida, invece, di un verde brillante, è più grande e non cambia colore da maturo.
- Come sceglierlo: il colore non è un fattore determinante per capire se l’avocado è maturo. Questo perché il verde è diverso a seconda della varietà e può essere più chiaro o più scuro. Stesso discorso vale per la texture che può essere ruvida e bitorsoluta o più liscia e sottile. L’avocado è maturo e pronto da mangiare se ha la consistenza di una pesca matura, per capirlo basta stringere leggermente il frutto tra le mani, e l’interno avrà un colore tra il giallo e il verde. Ricordarsi del picciolo che deve essere ancora attaccato: la sua assenza altera il processo di maturazione del frutto, facendolo annerire all’interno. Se il picciolo non viene via facilmente, significa che l’avocado non è maturo. Meglio lasciare le cose come stanno e aspettare qualche giorno.
- Come conservarlo: cospargere sulla superficie della metà avanzata di avocado qualche goccia di limone e avvolgerlo nella pellicola trasparente. Il limone non farà annerire la polpa. Conservare in frigorifero massimo per 4-5 giorni.
- Pro e contro dell’avocado: sotto il profilo nutrizionale ha un alto contenuto di grassi sani, è dunque molto saziante, ma un contenuto calorico elevato. Un avocado di medie dimensioni contiene più o meno 30g di grassi pari a 270 kcal. È ricchissimo di potassio e magnesio che aiutano a contrastare la pressione alta.