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05/08/2024 by Oliveru
Nell'incantevole scenario dell'Abetone, tra le vette maestose dell’Appennino pistoiese, si cela un vero e proprio dono della natura: il mirtillo nero selvatico. Un piccolo frutto dal sapore intenso e dalle proprietà benefiche straordinarie. Questo articolo è dedicato alla montagna pistoiese con protagonista il mirtillo nero selvatico dell’Abetone.
Indice
Caratteristiche botaniche del mirtillo nero selvatico
I migliori mirtilli d’Italia
Proprietà benefiche per la salute
Esiste una varietà di mirtillo nero selvatico che cresce sull’Appennino pistoiese: il Vaccinium myrtillus (famiglia Ericacee), noto anche come mirtillo nero selvatico dell'Abetone. La pianta del mirtillo nero selvatico è diffusa in tutto il nord Europa e anche in Italia, dove è presente sulle Alpi e sugli Appennini centro-settentrionali. Il piccolo arbusto ha rami angolosi, foglie ovali verde chiaro e per frutto una bacca nero-azzurrognola della stessa grandezza di un pisello, circa 6-10 millimetri di diametro. I frutti maturi cambiano colore passando dal verde al blu intenso pruinoso. I mirtilli si mangiano freschi ma, essendo leggermente aciduli, è più comune cuocerli e farne torte, marmellate, succhi di frutta, frutta sciroppata o liquori. Il mirtillo nero selvatico non va confuso con il mirtillo blu (Vaccinium uliginosum), che cresce spontaneo sui monti di tutto l’emisfero boreale: il cespuglio produce bacche più grandi di quelle del nostro mirtillo comune, d’un colore azzurro scuro e polpa incolore, con sapore acidulo astringente. Mentre quello che troviamo in commercio tutto l’anno è il mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum), si tratta di mirtilli da coltivazione originari del Nord America.
Fatte queste premesse, il mirtillo nero selvatico si riconosce dagli altri mirtilli e da quelli coltivati per le sue caratteristiche peculiari: i frutti sono più piccoli e crescono singoli, non a grappolo, la polpa è violacea rossastra grazie alle antocianine di cui è ricco e il sapore è più intenso.
La pianta del mirtillo nero selvatico si adatta bene ai terreni acidi e ai climi freschi delle montagne. Motivo per cui nella zona geografica compresa tra Cutigliano, in provincia di Pistoia, e il lago Scafaiolo è facile imbattersi in vere e proprie distese di mirtilli, dette vaccineti. Apprezzati per il loro sapore gradevolmente dolciastro e il profumo aromatico, i mirtilli neri che crescono spontaneamente nei boschi e nelle vallate dell’Appennino pistoiese sono tra i migliori in Italia e tra i più richiesti sul mercato. Un vanto per il territorio che negli ultimi anni ha visto crescere la produzione locale. La lavorazione del mirtillo inizia con la raccolta dei frutti maturi ad agosto che può durare fino agli inizi di settembre, se l’annata è buona. La raccolta manuale del mirtillo selvatico si fa con il pettine, uno strumento apposito che ha appunto la forma di un pettine. Agosto all’Abetone è dedicato al re del sottobosco. Ogni estate viene organizzato il Festival del Mirtillo dedicato alla valorizzazione del mirtillo, alla cultura gastronomica locale e non solo. Il programma è ricco di appuntamenti in cui si intrecciano degustazioni e assaggi, mercatini dei prodotti artigianali e montani, visite guidate a laboratori artigianali, convegni tematici, intrattenimenti per bambini e adulti e uscite di trekking lungo i sentieri della montagna pistoiese.
Se siete alla ricerca di autenticità e genuinità, non perdetevi il festival per scoprire il mirtillo nero selvatico dell'Abetone e gustarlo nelle sue diverse forme: fresco, in confetture, succhi, torte o dolci ai mirtilli.
Questo frutto è sempre stato apprezzato come medicina e potente ‘’supercibo’’ (superfood) per le sue numerose proprietà nutrizionali. Il mirtillo nero è una vera e propria miniera di sostanze nutritive benefiche per il nostro organismo. È particolarmente ricco di antociani, pigmenti naturali responsabili del suo colore scuro, che sono potenti antiossidanti. Gli antociani aiutano a contrastare i danni causati dai radicali liberi e possono contribuire a rallentare l'invecchiamento cellulare. Le proprietà antiossidanti del mirtillo contribuiscono anche a promuovere la salute cardiovascolare. Gli antociani aiutano a ridurre l'infiammazione dei vasi sanguigni e a prevenire la formazione di placche arteriose. Inoltre, i suoi composti polifenolici possono ridurre il rischio di malattie cardiovascolari come l'ipertensione e l'aterosclerosi e di malattie croniche come il diabete. Studi scientifici hanno dimostrato che il consumo regolare di mirtillo nero può migliorare la salute degli occhi, grazie alla presenza di antocianine che favoriscono la circolazione sanguigna nella retina. Questo può aiutare a prevenire problemi come la degenerazione maculare e la cataratta, mantenendo la nostra vista in ottimo stato. Inoltre, le sue proprietà astringenti e antibatteriche lo rendono utile nel trattamento di disturbi gastrointestinali e infezioni delle vie urinarie. Insomma, è un toccasana un po’ per tutto.
Il mirtillo nero selvatico dell'Abetone non è solo un delizioso frutto di montagna che fa bene alla salute, ma una ricchezza grandissima per il territorio da preservare e valorizzare. Il festival dedicato al prezioso frutto ne è la prova. Le sue caratteristiche botaniche e le sue proprietà benefiche lo rendono un prodotto unico nel nostro Paese per le ottime possibilità gastronomiche e di utilizzo.